Piastrelle resistenti: come riconoscerle
Sai come riconoscere le piastrelle resistenti?
In soli due minuti imparerai come scegliere con soddisfazione le piastrelle resistenti e come rendere unici i tuoi ambienti.
Stai ristrutturando casa? Stai decidendo come rivestire il bagno o quale pavimento scegliere per la cucina?
La resistenza delle piastrelle è un fattore importante affinché tu possa godere a lungo e con soddisfazione la tua casa.
Esempio di piastrella rotta perché poco resistente.
Resistenza delle piastrelle: quali dati devo conoscere? Come si leggono?
Le piastrelle sono il pavimento più popolare sia per gli spazi residenziali che commerciali grazie ai loro bei design e alla loro lunga durata. L’uso quotidiano altera le superfici. I detergenti per la pulizia industriale peggiorano la situazione. Ecco perché è importante scegliere piastrelle realizzate con materiali in grado di resistere agli effetti del tempo e di questi detergenti. In questo modo, i proprietari di case e le aziende possono godere di piastrelle che rimangano belle per molti anni a venire.
La Normativa Cee prevede che le confezioni di piastrelle e mattonelle contengano i riferimenti tecnici per riconoscere queste caratteristiche.
In particolare:
– la durezza indica la resistenza all’abrasione su una scala di valori da 1 (poco resistente) a 5 (molto resistente);
– la resistenza al carico viene indicata in Newton con valori da 20 a 50 (dove 20 e’ il minimo e 50 il massimo);
– classificazione della resistenza alle macchie da 1 a 3 (1 lavabile con acqua, 2 con detersivi e 3 facilmente macchiabile);
– la resistenza agli acidi (classi A,B,C).
Per legge tutte queste sigle devono essere riportate sulle confezioni delle piastrelle.
Non vuoi perderti tra termini tecnici e sigle specifiche?
Consulta il “Glossario per la scelta delle piastrelle“.