Glossario piastrelle per capire i paroloni tecnici
I principali termini indispensabili delle piastrelle ceramiche.
Anti-scivolo o anti-slip.
Si indicano particolari piastrelle trattate con tecniche atte a limitare la scivolosità.
Argilla.
L’argilla è la materia prima utilizzata per la produzione di piastrelle in ceramica.
L’argilla si caratterizza per per facilità di lavorazione, indurimento durante l’essiccamento, acquisizione di una forma rigida dopo la cottura, ritiro durante l’essiccamento e la cottura.
Battiscopa.
Il battiscopa è un pezzo speciale che viene posato lungo il perimetro basso delle pareti. La sua funzione principale è protettiva. Oltre ai battiscopa in piastrella, sono molto diffusi anche quelli in legno o in alluminio.
Bicottura.
Per bicottura si intende una piastrella la cui cottura comprende due cicli termici.
La bicottura ha smalti brillanti, ben definiti nei colori e peso contenuto.
Calibro.
Il calibro è la dimensione di fabbricazione delle piastrelle.
Le piastrelle hanno dimensioni lievemente diverse.
Vengono pertanto raggruppate in lotti della stessa dimensione, nel rispetto delle tolleranze stabilite dalle norme.
Il calibro è riportato sulla confezione nel modo seguente:
20 x 20 cm (w 198 mm x 198 mm) dove 198 mm è la dimensione prodotta.
Caolino.
Il caolino è una speciale argilla bianca puro usata come base per la fabbricazione della porcellana.
Il nome “caolino” deriva da Gaoling 高岭, una zona montuosa della Cina famosa per le sue cave.
Altri importanti giacimenti di caolino si trovano in Giappone, Gran Bretagna, Germania, Repubblica Ceca, Francia e Russia.
Cavillo.
Con cavillo si intende il verificarsi di sottili fessurazioni nello smalto superficiale delle piastrelle.
La resistenza al cavillo dipende dalla composizione dello smalto.
Classe di scelta.
La classe di scelta caratterizza la fornitura.
Nella prima scelta non sono ammesse più di cinque piastrelle difettose ogni cento.
Le altre scelte sono di qualità inferiore e possono contenere un numero maggiore di difetti.
Decoro su rete.
Si tratta di un decoro assemblato in unità o fogli dove il retro ed il bordo delle piastrelle sono fissati ad una rete. La rete serve a tenere la posizione di più tessere o tozzetti con il fine di facilitane la posa.
Durezza.
Con la parola “durezza” si indica la resistenza all’abrasione su una scala da 5 (molto resistente) a 1 (poco resistente).
Finitura superficiale.
Per finitura superficiale si intende la fase di lavorazione di un pezzo per ottenere determinate condizioni di rugosità superficiale e di tolleranze formali e dimensionali.
Finitura naturale: versatile e di impiego universale.
Finitura semilevigata: brillante e elegante.
Finitura bocciardata: ha una superficie rustica, molto simile al materiale grezzo.
Formato.
Il formato identifica forma e dimensioni della piastrella.
Fugante.
Prodotto utilizzato durante la posa per riempire le fughe tra le piastrelle.
Solitamente si tratta di prodotti a base cementizia oppure epossidica.
Comunemente il fugante è noto come “stucco”.
Gres porcellanato.
Il gres porcellanato è un materiale quasi completamente vetrificato, inassorbente e con alte caratteristiche meccaniche.
L’aggettivo porcellanato deriva dalla presenza di caolino, una argilla bianca utilizzata anche nella produzione di porcellane.
Il gres porcellanato viene sottoposto in cottura a temperature estremamente elevate.
Caratteristiche tipiche del gres porcellanato sono l’ingelività, la resistenza agli urti, ai graffi e agli attacchi chimici.
Il grès porcellanato è resistente ed igienico, un ottimo materiale per pavimenti e rivestimenti
Ingelività.
Sono detti ingelivi quei materiali a bassa porosità e resistenti al gelo. Sono adatti alla posa in esterni.
Klinker.
Sono Mattonelle di piccolo formato costruite con argille e caolini di poco pregio, fondenti feldspatici e materie non plastiche. Il klinker è ingelivo, inalterabile all’attacco chimico e offre una notevole resistenza meccanica alla flessione.
La produzione è ottenuta per pressatura o estrusione e con cottura a oltre 1200°C.
Il klinker è stato inventato in Germania intorno al 1930.
Lappatura.
Processo per opacizzare parzialmente la superficie di una piastrella attraverso l’abrasione con mole a diamante e aria compressa.
Monocottura.
Nella monocottura lo smalto e l’argilla vengono cotti contemporaneamente.
Posa.
Applicazione della piastrella ad una superficie, solitamente per mezzo di collanti oppure malte.
Resistenza all’abrasione.
La “resistenza all’abrasione” indica la tendenza a consumarsi o a cambiare aspetto visivo in conseguenza all’usura.
Questo valore, è classificato dalla classe PEI, dove a 1 corrisponde a piastrelle con bassa resistenza e 5 invece a piastrelle più resistenti.
Resistenza alle macchie.
La resistenza alle macchie viene classificata su una scala da 1 a 3 (1 lavabile con acqua, 2 con detersivi e 3 facilmente macchiabile).
Rettifica.
La rettifica è un procedimento mediante il quale i bordi delle piastrelle vengono perfettamente squadrati per creare un effetto “pietra naturale”.
In questo modo è possibile accostare le piastrelle bordo contro bordo o comunque con giunti di fuga appena percepibili.
Stabilità cromatica.
Livello con cui si misura che i colori delle piastrelle non vengano alterati dall’esposizione al sole, agli agenti atmosferici o allo smog.
Stonalizzato.
Con il termine “stonalizzato” si indica il rivestimento di una piastrella con tono di colore non omogeneo.
Tono.
Il tono è la tonalità di colore che caratterizza un determinato lotto di piastrelle.
Dato che nella fabbricazione industriale è quasi impossibile produrre pezzi di identica tonalità cromatica, prima del confezionamento si provvede a raggrupparle per omogeneità di colore, cioè per tono.